“Sperimentazione è non fermarsi, continuare a sviluppare le proprie idee ed esplorare anche in campi che non ti appartengono.” cit. Lali Puna – intervista del 1° Giugno.
Ho voluto cominciare così la recensione del nuovo lavoro dei Velvet, in quanto la band romana è assolutamente in linea con questa concezione di sperimentazione. Non fermarsi, osare e non aver paura di esplorare anche sonorità che all’apparenza non ti appartengono.
Abbandoniamo quindi tutto quello che conosciamo dei Velvet, abbandoniamo la “Boy Band”, “Sono Vivo”, “Dovevo Dirti Molte Cose”, tutti i loro successi, abbandoniamo la pop band italiana e cerchiamo di ritrovare una maturazione artistica che abbraccia il mondo indipendente e sperimentale! L’Ep inizia con il singolo “Il Serpente”, decisamente diverso da quello che, appunto, le nostre orecchie erano abituate a sentire da loro.; Synth, distorsioni creano un ritmo veloce al quale non puoi resistere e ti fanno sentire una rabbia tutta nuova. Ammetto che mi piacerebbe sentire questa brano in inglese che, sicuramente, regalerebbe al brano una certa urgenza tipicamente “brit” ma, chi sa che la band non mi accontenti. Le successive tracce sono delle vere e proprie sorprese: “Luciano Ti Odio “ e “Ti Direi” rivisitate e, non me ne vogliano i fans ma, preferisco decisamente queste versioni alle originali. Ritroviamo anche “Confusion is Best”, la traccia che vede la collaborazione di Beatrice Antolini e che ha rappresentato il cambio di rotta dei Velvet, iniziato con l’Album Nella Lista Delle Cattive Abitudini, il quale vedeva la collaborazione di CasaSonica e la produzione artistica di Ale Bavo. L’ep si chiude con un esperimento di remix avvenuto all’interno del portale Thounds (nuovo social network musicale). La band aveva messo a disposizione dei fans alcune tracce del singolo “Il Serpente”. Il risultato è; Due mix del singolo realizzati da chi già conosce e apprezza la band. Un esperimento molto interessante e che fa ben sperare…. forse la via migliore per creare musica di qualità è quella di non porsi limiti “commerciali” e/o target prefissati.
Questo EP è stato solo un assaggio di quello che ci attenderà in ottobre. La band, infatti, per i suoi 10 anni di attività, ha annunciato l’uscita di un “The Best” tutto rivisitato e sperimentale… e allora chi sa se, finalmente, la “Boy Band” avrà un riconoscimento del tutto particolare da parte della critica.
(Stakanovista Rock)