Musica talmente leggera che vola, trasportata dal vento riempie gli ambienti e fa star bene, migliorando e profumando la giornata con odori di fiori, mare e coccole (le coccole odorano di bimbo di borotalco di burrocacao di pane caldo di biscotti…).
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Per chi concepisce “fare musica” solo tramite melodie complesse, sofisticate e dottrinali lasci perdere questo album, chi invece vuole che la musica sia compagna di vita, che ti prenda per mano e ti faccia fare quel sorriso che proprio non viene fuori o chi cerca una voce, una colonna sonora di una vita deve girare tutti i negozi o andare sul digital sotre di fiducia e comprarsi questo album.
Zee Avi esce con questo album omonimo e sorprende le mie orecchie con la sua dolce voce e il “sogno” inizia con la simpatica e accogliente “Bitter Heart” e ti trasporta in quel fantastico villaggio fantastico sulle rive dell’oceano abitato dall’artista (appunto usata come colonna sonora della pubblicità di una famosa compagnia di viaggi vacanza).
Voce e contrabbasso in “Poppy” che si trasforma in una melodia delicata e jazz da seguire con l’ondeggio della testa e un buon gelato. “Honey Bee” dolce e un po’ triste ti riscalda come una buona cioccolata calda in un giorno di pioggia; solo una chitarra che accompagna la voce di Zee e una dolcezza unica nel “parapam” che a metà pezzo vuole imitare la tromba. Poi finalmente l’ukulele hawaiano, strumento divino, che da gioia e spensieratezza in “Just You and Me” e “Kantoi” inframmezzate dalla tristissima voce e chitarra di “Is This the End” un titolo più adatto non poteva scegliere. Da segnalare le sfumature country di “Darling” che sembra uscita da un disco di Dolly Parton e infine “Let Me In”, la quale mi riporta dentro al film “Eternal Sunshine of the Spotless Mind ” che in Italia è stato tradotto con il bruttissimo “Se mi lasci ti cancello”; questa canzone con il suono sincopato del piano mi infonde una grande e sopprimente angoscia ma tutto addolcita dalla sua voce che sembra dire “stai tranquillo ci sono qua io che mi prendo cura di te!”.
La bravissima e (per me) bellissima cantante della Malesia merita almeno un ascolto, che per alcuni sarà sicuramente letale, e vi chiede soltanto un posticino piccolo piccolo, una cuccia calda calda ma tanto colorata nella vostra discografia, anche perché non credo voglia di più.
(Matteo Albertini)
Sito (puoi ascoltare in streaming tutto l’album)