Mentre gira per l’Italia con l’energia e la passione di un bulldozer, Paolo Benvegnù pubblica “Dissolution”; un assemblaggio scenico di quello che fu l’evento di chiusura del suo scorso tour.
Il pathos, l’entusiasmo, la sensibilità e l’ironia ci sono tutti, abbracciati con calore da un’orchestra che lo ha accompagnato per la parte iniziale dello spettacolo e dalla presenza di una sezione fiati che è entrata prepotentemente a far parte della band, oltre ad un paio d’ospiti di eccezione: Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo.
Il buon Benvegnù raggiunge e testimonia in questo cd, il culmine della sua maturità artistica, corollato da una nuova versione di “Io e il mio amore”, divinamente riarrangiata con l’aggiunta di archi e fiati, dall’intensa rivisitazione del brano di Leonard Cohen “Who by fire”e dal riconoscimento artistico di Mina, che ha magistralmente interpretato nel suo cd “Caramella” il pezzo “Io e te”, uno dei brani più suggestivi del suo primo lavoro da solista “Piccoli fragilissimi film”.
Il “racconto dal vivo” della carriera di Paolo si svolge in due tranche: la profondità delle sue “ninne-nanne” ci trasporta nel mondo di cui l’artista ci ha sempre abituato attraverso le sue canzoni più amate come “Cerchi nell’acqua”, “Il sentimento delle cose”, “Catherine”, “Quando passa lei”, oltre ai capolavori tratti da “Le labbra”: “La schiena”, “La peste”, “La distanza” e “Il nemico”.
La seconda parte è dedicata alla sua imprescindibile band di origine, gli Scisma, ricordata attraverso i mitici suoni di “Rosemary plexiglas”, “In dissolvenza”, “E’ stupido” , “Jetsons high speed” e “Troppo poco intelligente”, che racchiude il divertimento e la simpatia del buon rocker nostrano.
Mentre in noi ha sempre aleggiato la felicità e la gioia di compiacerci della sua genialità, oggi, finalmente, la scena italiana inizia a comprendere la valenza di un artista che non si è mai piegato alle leggi del mercato, regalandoci perle di saggezza, umiltà e purezza.
(Viviana Noce)