Negli ultimi anni in Italia si sono fatti notare parecchi cantautori interessanti come Moltheni, Le Luci della centrale elettrica, Dente, The Niro… e ora un certo Andrea Carboni si stà facendo avanti armato di cuore, macchina da scrivere e chitarra.
Andrea nasce a Pisa ma trascorre gran parte della sua infanzia in Svizzera dove studia piano forte avvicinandosi alla musica classica fino all’approcio quasi casuale alla chitarra che lo porta sui primi palchi in formazioni indierock per poi dedicarsi al suo progetto solista con “La terapia dei sogni”, un disco intimo e personale che non è esente da qualche pecca, come la voce che dà l’impressione di essere troppo impostata a differeza dei live dove riesce a convincere di più ma forse è solo un eccessivo “lavoro di lima” fatto in studio.
La title track rievoca sonorità british alla Coldplay facendo partire col piede giusto il nostro songwriter.
Il Sole stà già calando e le ombre si fanno più lunghe,“Senza disturbare” ci traghetta verso la notte a colpi di chitarre timide, per poi passare a “Magici mondi” un bell’esempio di post-rock alla Explosions in the sky ma che vuol essere solo l’intro del bellissimo singolo “L’ecosistema”, una canzone d’amore “umida di sudore” che urla in silenzio, mentre “Respirare” è essenziale, viva e vera come solo certi pezzi da camera riescono essere.
La terapia dei sogni non è altro che un diario di tredici pagine bianche che spetta solo all’ascoltatore immaginare cosa vederci dentro e sentirlo suo, rendendo ogni recensione inutile.
(Andrea Tamburini)