Dopo una lunga giornata tutti vorrebbero staccare; almeno per una volta partire e trasferirsi in un posto lontanissimo, dove il telefono non squilla: tu solo con i tuoi pensieri, senza interferenze esterne. Finalmente oggi tutto questo è possibile, basta un lettore cd e “My Life on a Pear Tree” dei LE-LI.
In una primavera che non ne vuole proprio sapere di arrivare, questo Album ti regala la leggerezza e la solarità di una voce delicata, a tratti sussurrata, che ti porta in un altro mondo.
Le citazioni e le influenze sono tante: Norah Jones, Dalida, Bjork, Polly Paulusma e tutto questo genere di cantautorato. Le sonorità sono delicate, ti riportano a paesi orientali, seguono alla perfezione l’inflessione della voce, rendendola anche cupa quando serve e, arricchiscono l’arrangiamento.
Molto belli anche i pezzi in italiano, nonostante la lingua non si presti esattamente a questi brani ma, non cadono mai nello “scontato” , la rendono “divertente” ed estremamente melodica.
Insomma, cosa scrivere… scommetto che riuscirebbero a conquistare qualsiasi cuore , anche quello più “rockettaro”! In fondo, abbiamo tutti bisogno di scappare su un Albero di Pere e nasconderci, come quando giocavamo da bambini, sparire per un attimo da questa umanità, a volte così cattiva e perfida.
LE-LI ti accompagna in questo viaggio, senza mai disturbarti , ti lascia libero di pensare a ciò che più ti piace, ti lascia giocare in sua compagnia e, cosa più importante, ti fa passare 45 minuti di totale evasione da questo mondo. Ultimo consiglio: non dimenticate in questo viaggio ironia e malizia!
(Stakanovista Rock)
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