Ma che bel vinile! E’ proprio il caso di dirlo!! “Babele: Noir ” racchiude in sè il significato del concept album, del romanzo musicale e della rappresentazione visiva: sarà per questo motivo che tutto ciò è confluito in una mostra in cui 13 tavole con racconto allegato saranno esibite con tanto di supporto musicale portatile? Le 13 tracks narrano in musica la storia dei due protagonisti Cristiano e Lucia. Prodotto e impacchettatoin tiratura limitata (999 copie), per far la sua sporca figura nel mondo del mainstream, con tanto di bye bye all’underground italiano, in “Babele: Noir” si percepisce un chiaro spunto cantautoriale, sebbene Marco Notari sia da tempo affiancato nel suo percorso artistico dai Madam. Tra le track piu suggestive del disco c’è “Amsterdam ’76” (l’unico inedito rispetto alla versione su disco uscito nel 2008): è notevole quanti artisti e band abbia ispirato questa città. Dall’Amsterdam di Chris Martin dove la sua stella sta sbiadendo, a quella dei piu vicini Diaframma in cui “la notte svanisce al piano di sopra” per giungere infine alla nostra “Amsterdam” in cui Cristiano e Lucia vivono o ricordano ”una notte che finiva” e “sulle guancie ciliegia” un sole pallido scaldava una coperta di neve.
Suoni morbidi dal sound raffinato fanno da cornice a questa bellissima descrizione di un luogo che vive nel tempo diversamente dal ricordo. Il disco non sarebbe la stessa cosa se non avessero contribuito a renderlo un discorso coerente talenti come Francesco Campanozzi, Roberto Sburlati e Pax Caterisano (in arte Madam). C’è tutto un discorso musicale fatto di chitarre acustiche, sezioni ritmiche, cori e inserimenti raffinati di fender rodhes ma anche di interventi rock dal sound anni 90 che raccontano tanto quanto i testi: il significato di un concept album è anche questo.
(Barbara Sica)