Avete carta e penna sottomano? Bene, segnatevi come fare un buon album che abbia un retrogusto melodico tanto caro a certa new wave rimaneggiata e portata ai giorni nostri, perchè la band danese con “Offshore” è riuscita a combinare il tutto senza risultare troppo derivativa (ma al giorno d’oggi chi non lo è).
Prendete il gusto sintetico che avevano i The Chameleons (di “Scripts on the Bridge”) nel tratteggiare una certa tensione emotiva ed aggiungetegli un pizzico di U2 prima maniera (quelli, non ancora ultraconosciuti e miliardari, con i giri di chitarra epici che hanno fatto scuola). Potrebbe già bastare il tutto ma dovete ancora spennellare il tutto con la freschezza dei The Killers di “Sam’s Town”, nonchè la voce straordinariamente fluida, a seconda del brano, di Mikkel (ora notturna e quasi da crooner in “The Starlit Sea” o “Opening Act”, ora sinuosa in “Night” o “Morning”) che in alcuni passaggi si sovrappone in modo sorprendente a quella di Brandon Flowers. Infine mescolate il tutto con il revival anni 80 di certo post- punk che ha dato la fortuna ai depressivi White Lies (anche se i danesi non sprizzano allegria dai testi e dalle sonorità, sono molto più godibili delle “bugie bianche” ) ed il gioco è fatto.
A conti fatti sembrerebbe un album perfetto, o quanto meno indispensabile. Quello che un pò manca però alla band è la trovata brillante che faccia restare in testa i brani fino a restarne in pianta stabile, ed in alcuni casi ci riescono con “The starlit sea” o con “Lost my way” che restano i due brani più significativi dell’album. I passaggi morbidi e riflessivi (la conclusiva “Relax, it’s only love” e “Morning”) fanno presagire ad un potenziale creativo ampio e se si sottolinea che questo è il primo album, ci sono sono tutti i presupposti per segnarsi il nome perchè i Foreign Resort se non smarriscono la lucidità di “Offshore” con la dovuta maturità artistica che solo il tempo dona, potrebbero diventare qualcosa di molto grande. Molto più delle sopraccitate (e sopravvalutata almeno in un caso) giovani band.
(Antonio Capone)
http://www.theforeignresort.com/ – Scarica la compilation con il brano “The Starlit Sea”