Il demo registrato dal power trio di Grosseto sembra suonato in presa diretta; come se la band avesse deciso di registrare in un’unica take durante un improvvisata session live.
Quindi risulta tutto molto schietto e diretto, con la maggior parte dei brani belli aggressivi e di facile presa per chi ascolta, però non mancano momenti più introspettivi come la cupa “R3venge” cantata in inglese; “Luogo lontano” ricorda i Queen of the stone age di R; “incomprensibilmente incomprensibile” ha sfumature accennate prese in prestito dai dei Pearl Jam di Vitalogy ed “Unica” mostra, sotto la scorza dura, un nucleo quasi romantico per il suo dolce trasportarsi ai ricordi di un amore ancora vivo. Il cantato in italiano è ancora da perfezionare nella scrittura (il gruppo infatti nasce cantando in inglese) e, strano a dirsi per una band italiana, con l’inglese sembrano riuscire ad essere più naturali. In conclusione, le basi ci sono per migliorare e farsi notare nella scena rock a patto che l’amalgama tra sonorità e testi riesca a legare in modo naturale e scorrevole.
(Antonio Capone)