C’è un filo rosso (sangue?) che lega i cinque brani degli Onirica. Il sangue versato da chi è andato via “ammazzato ormai un anno fa” (Notte nella città di Dio) o di chi tra il 1977 ed il 1984 commise una serie efferata di omicidi con il pretesto del nazismo (Ludwig). Diverso è il filo (pur sempre rosso) che si stringe attorno ad un rapporto fatto di scelte più o meno libere, in una metropoli che si stringe fino a diventare paese di provincia asfissiante e chiuso nelle proprie regole (Due Vite). Ancora quel filo rosso in “Paride” dove c’è sempre la città che ingoia con finta normalità i micro mondi paralleli fatti di chiacchiere e speranze consumate tra i vicoli stretti e i tavolini di un bar. Il finale è affidato alla strumentale “Il ritorno di Ulisse” dove il flusso sonoro della band si apre ad armonie leggere e piovose, mentre la coda finale si incendia lasciando una sottile striscia di fumo che sale verso il cielo.
La band partenopea propone uno spettro sonoro incentrato sul rock malinconico di matrice “nord europea” e ricordano gli Snow Patrol più intimi ed i Puressence di “Planet Helpless”, ma firmano questo nuovo Ep con un tratto comunque personale. Inoltre in “Due Vite” c’è la partecipazione di Andrea Zanichelli (Il Nucleo) e lo stesso brano è scaricabile dal myspace della band.
(Antonio Capone)
Myspace – Scarica la compilation con il brano “Due vite”